25 novembre 1607: la suora che spada alla mano tiene a bada gli uomini venuti ad arrestarla – e che devono faticare per immobilizzarla per impedirle di suicidarsi – non è una donna qualunque da nessun punto di vista. E’ in convento da oltre vent’anni, è figlia del signore di Monza, ha avuto già due figli, una relazione con un uomo violento e potente e ha almeno un omicidio sulla coscienza. E’ suor Virginia Maria di Leyva resa famosa da Manzoni come suor Gertrude, la Monaca di Monza dei “Promessi Sposi”. Ma quello che Manzoni ha raccontato non è che una parte di quello che accadde in verità nel convento di Santa Margherita, a Monza. La vera storia della Monaca di Monza (rea di omicidio, torturata e murata viva per tredici anni) è raccontata da dieci faldoni di atti giudiziari dell’epoca con le testimonianze e le rivelazioni sulle gesta di suor Virginia Maria: dispotica, violenta, innamorata di Gian Paolo Osio, nobile arrogante e violento che abita a fianco del convento di Santa Margherita e che la mette in cinta due volte. Osio entra ed esce dal convento a suo piacimento, le suore sono complici. Tutte tranne suor Caterina, una novizia che per invidia e vendetta minaccia di rivelare tutto. E viene uccisa da Osio istigato da Virginia e altre suore. Per quell’omicidio pagheranno tutti. L’unica a salvare la pelle sarà proprio lei, la Monaca di Monza che sopravviverà a tutti: parenti, complici, torturatori, giudici e anche alla terribile peste del 1630 rievocata da Manzoni. Morirà a 75 anni. Chi l’aveva vista poco tempo prima dirà che «al vederla si crederebbe a malapena che un tempo abbia potuto essere bella e spudorata».
Anno Produzione: 2010
Durata: 49’ circa