Sembra che Gerolamo Savonarola (1452 – 1498) abbia fatto breccia nei cuori dei fiorentini per le profezie, in parte avveratesi, contenute nelle sue infiammate predicazioni. Ammirato e temuto dai grandi della sua epoca – da Lorenzo Il Magnifico a Papa Alessandro VI fino a Ludovico Il Moro e Carlo VIII re di Francia – il frate domenicano di Ferrara finì per avere un importante anche se breve ruolo politico alla caduta dei Medici e all’instaurazione della prima repubblica fiorentina. Dal convento di San Marco a Firenze (dove c’è ancora la sua cella) Savonarola intraprese vari bracci di ferro che alla fine però lo portarono al rogo, sul patibolo di Piazza della Signoria, nel maggio 1498. Divenuto sinonimo di intransigenza, Savonarola (famoso il suo “falò delle vanità” in cui vennero distrutte opere d’arte e libri) attraversò un periodo molto complicato sia da un punto di vista religioso che politica, non solo a Firenze. Si conquistò l’ammirazione di personaggi inizialmente molto lontani da lui come Marsilio Ficino e Pico della Mirandola ma anche l’odio duraturo dei Medici e della nobiltà cittadina che alla fine gli scatenarono contro il popolo che fino a poco prima aveva seguito con gran partecipazione le sue predicazioni. Ma la repubblica gli sopravvisse ancora molti anni anche se cambiò natura: dal “governo teocratico” ispirato da Savonarola si evolse infatti in un modello molto più laico e conservatore.
Anno Produzione: 2011
Durata: 57’ circa – HD
Molto interessante, ed efficace nella narrazione.Rigorosa,ma nello stesso tempo di facile comprensione. Coinvolgente.